Ti è mai capitato di usare o sentire usati termini come turista e viaggiatore alla stregua di sinonimi?
Per chi non ama il viaggio questo può bastare; se invece sei qui sul mio blog non per caso, credo possa interessarti conoscere le differenze profonde che abbracciano questi due termini.
Prendiamo in esame due esemplari: un turista e un viaggiatore. In breve potremmo dire che condividano il viaggio in luoghi lontani dal loro quotidiano. Ma cos’hanno invece di diverso? Beh… tutto il resto! Ma andiamo con ordine.
In principio va sottolineato che non esiste un modo universalmente corretto di vivere il viaggio. È probabile che tu ti riveda per alcuni elementi nel turista e per altri nel viaggiatore: è del tutto normale. Il bello sta proprio nell’esplorare ed esplorarsi, scoprendo la propria personale ricetta di viaggio strada facendo.
PRIMA DEL VIAGGIO
Scegliere la destinazione
Il turista sceglie mete ben conosciute e trafficate, ricche di comfort, locali turistici ed esperienze da cartolina.
Il viaggiatore preferisce cogliere la bellezza dei sentieri meno battuti; vivere luoghi meno contaminati dalla “corsa al turismo”, dove possa entrare in contatto con persone e culture locali.Scegliere cosa portarsi dietro
Il turista prepara lunghe liste di oggetti e li ripone in 1-2 valigie.
Il viaggiatore si arma solo di bagaglio a mano (o zaino, circa 40 litri) se visita località calde, indipendentemente dalla durata del viaggio. Seleziona lo stretto indispensabile. Evita quindi sovrapprezzi sui voli aerei, viaggia leggero, risparmia, si adatta. In caso di raro bisogno acquista sul posto in negozi non turistici.Perché viaggiare
Il turista desidera godersi il viaggio per staccare la spina dalla routine quotidiana.
Il viaggiatore concepisce il viaggio (sia esso lifestyle oppure hobby occasionale) come parte integrante del proprio percorso di vita, e non come modo per mettere “in pausa” la vita.
DURANTE IL VIAGGIO
Apertura verso il diverso
Il turista esige certi standard. Porta sé stesso in viaggio, tale e quale con le abitudini e i pregiudizi di sempre.
Il viaggiatore mette da parte il proprio vissuto e ogni pregiudizio per aprirsi alla gente e alle usanze locali. È curioso di conoscere visioni diverse e di adattarsi a uno stile di vita differente.Durata e spese in viaggio
Il turista pianifica viaggi brevi (giorni o settimane) e costosi. Si sente in diritto di lasciarsi andare e di non badare a spese.
Il viaggiatore compie viaggi medio-lunghi (mesi o anni) e low-cost. Vive al risparmio, evita sprechi inutili e “trappole” per turisti.Scegliere il cibo in viaggio
Il turista consuma cibo in hotel e ristoranti, facendosi consigliare da reception, info point e ricerche web.
Il viaggiatore consuma street food e cibo in locali tradizionali, facendosi consigliare dalla gente del posto.
CONCLUSO IL VIAGGIO
Effetti del viaggio
Il turista si sente rigenerato dalla breve esperienza di viaggio, ma spesso l’effetto svanisce in fretta. Torna a casa e ricomincia la vita di sempre.
Il viaggiatore si sente arricchito interiormente: una persona diversa da quella che era prima di compiere il viaggio. Le esperienze profonde permangono nel tempo.I ricordi del viaggio
Il turista imprime i ricordi di viaggio su oggetti fisici (souvenir, cartoline, foto sui social, ecc.).
Il viaggiatore imprime i ricordi su esperienze di vita immateriali (paesaggi, incontri speciali, insegnamenti, ecc.).
LA MIA ESPERIENZA A VANCOUVER, CANADA
È il mio primo grande viaggio (da gennaio a giugno 2023) e ammetto senza vergogna di esser partito dall’Italia indossando vesti perlopiù da turista, le uniche che conoscevo. Tuttavia, un passo alla volta, la terra delle foglie d’acero mi ha insegnato a guardare oltre e a modificare il mio stile di vita adattandolo ai miei valori.
Sono atterrato con 2 valigie da 23kg l’una e uno zaino da 28 litri cercando di non maledire il giorno in cui decisi di portare pure ferro e asse da stiro. Circa metà degli oggetti non li ho mai usati, mentre altri solo una volta per allontanare sensi di colpa dovuti ad aver dedicato loro spazio in valigia. Risultato: mi sarebbe bastato uno zaino e un piccolo bagaglio a mano (dato il clima invernale canadese).
E ora le spese. Il primo mese è il più delicato tra ambientamento e ricerca di alloggio e lavoro (se necessario), spesso in mancanza di entrate economiche. E io ho ben scelto di vivere da turista, recandomi quasi ogni giorno al ristorante ed evitando di fare caso a spese tra spuntini, aperitivi dell’ultimo minuto e svaghi superflui. Il bilancio di fine mese terribilmente in rosso mi ha insegnato quanto la visione da turista sia per me insostenibile, soprattutto per lunghi periodi e in un paese come il Canada.
In tre settimane ho trovato lavoro e mi sono impegnato ad abbattere le spese superflue. Il mese successivo ho quindi tagliato le mie uscite del 30-40% attestandomi sui 1900 $CAN (dollari canadesi) scendendo, mese dopo mese, fino a 1250 $CAN (con affitto fisso a 750 $CAN). Ho vissuto sulla pelle quanto si possa risparmiare partendo dalle piccole cose ma senza rinunciare a spensieratezza e avventure, anche in una tra le città più costose al mondo!
Sono grato a quest’esperienza canadese per avermi insegnato una lezione di vita che da allora porto dentro me: non è importante cercare la partenza perfetta ma ricavare dalle difficoltà e dagli errori strumenti essenziali per migliorarsi, sempre.
- Categoria: Viaggio
- Tag: differenze, mia esperienza
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Ti auguro serenità e chiarezza interiore. A presto!
Nicolas Barilari